Monitoraggio, controllo e disciplina sanzionatoria


Il monitoraggio dei tirocini è promosso dalle Regioni, anche attraverso l’analisi delle comunicazioni obbligatorie.

La Regione provvede poi alla segnalazione dei casi riscontrati al Servizio Ispezione del lavoro.

In tema di controlli, nello specifico, il personale ispettivo è tenuto a verificare:
  • la tipologia di tirocinio utilizzato, se “di formazione e orientamento” oppure di “inserimento/reinserimento”;
  • la legittimità, anche alla luce della normativa regionale vigente.

In caso di riscontrata difformità dalle disposizioni normative, il personale ispettivo procederà a riqualificare il rapporto come di natura subordinata, con relativa applicazione delle sanzioni amministrative applicabili in tale ipotesi, disponendo al recupero dei premi previdenziali e al recupero dei premi assicurativi omessi.

Gli ispettori del lavoro, inoltre, procederanno ad adottare la diffida accertativa (art. 12 D.l. 23 aprile 2004, n. 124) per consentire al lavoratore di recuperare il credito retributivo maturato a fronte dell’utilizzo abusivo o fraudolento del tirocinio.

Inoltre, i nuovi indirizzi regionali prevedono che la Regione possa effettuare controlli documentali e in loco presso i soggetti promotori, al fine di verificare la corretta gestione del tirocinio, nel rispetto della normativa regionale e delle pattuizioni stabilite in convenzione.
In caso di mancato rispetto, la Regione, qualora il promotore sia un soggetto appartenente al sistema regionale degli accreditati e autorizzati, assume i provvedimenti sanzionatori previsti dalla normativa sull’accreditamento e sull’autorizzazione.

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