I requisiti per uno stage di qualità
Uno stage può essere considerato di qualità se:
- è progettato, gestito e valutato come occasione autentica di alleanza formativa tra tutti gli attori coinvolti – soggetti promotori, imprese ospitanti, giovani - in un quadro di comune impegno educativo e di mutue relazioni di apprendimento;
- è incentrato sull’efficacia formativa, in termini di sviluppo nel giovane tirocinante di competenze professionalmente apprezzabili e riconoscibili;
- si basa su progetti formativi che permettano ai giovani tirocinanti di:
- adottare di approcci e comportamenti “attivi” (problem solving, lavoro in team, gestione dell'imprevisto, attribuzione di responsabilità nell'espletamento delle funzioni, apprendimento dall'errore, razionalizzazione e capitalizzazione dell'esperienza attraverso la registrazione sistematica dei diversi aspetti dell'esperienza ecc.);
- integrare le conoscenze teoriche con competenze “strategiche” o “trasversali” (ad esempio: individuare gli obiettivi, gestire le informazioni, risolvere i problemi, gestire le relazioni, pianificare e programmare le attività, attuare, controllare);
- acquisire - attraverso la capacità di apprendere e la flessibilità - un maggior grado di consapevolezza individuale, anche ai fini dello sviluppo dell’auto-imprenditorialità e della promozione della persona;
- è rispettoso della centralità della tutorship, in particolare di quella aziendale, come fondamentale e responsabile funzione di presidio in itinere del coretto svolgimento del tirocinio, oltre che di supporto, accompagnamento e facilitazione degli apprendimenti del tirocinante, fermo restando il ruolo del soggetto promotore;
- si pone come obiettivo formativo finale (anche ai fini della valutazione ex-post dell’esperienza) non solo il complesso delle attività svolte e delle conoscenze acquisite dal tirocinante, ma anche la capacità di esprimere “prestazioni” osservabili e misurabili, coerenti con il contesto professionale in cui lo stage è stato svolto.